La visione è stata quella di elaborare un progetto rivolto ad un pubblico che ama la natura, e che nello stesso tempo possa offrire un’adeguata risposta all’esigenza di far rivivere un’architettura dimenticata e trasformata nel tempo, ottenendo spazi semplici e funzionali, dalle forme pulite, utilizzando materiali e colori naturali. Una struttura che si integra nel magico ambiente naturale che la circonda, tra bosco ed acqua, luci ed ombre, silenzi e suoni. L’albergo, dotato di 50 camere è immerso nel verde, la reception ed il ristorante sono posti in una sorta di giardino d’inverno. L’ “incipit” dell’idea progettuale è stata la volontà di “ricucire” sia l’ambito d ’intervento dove si localizzano i fabbricati oggetto del presente concorso, che lo stesso con il territorio circostante. Una sorta di ricucitura, i cui capisaldi sono l’albergo, l’ex stabilimento di Roveta, la Fattoria di San Michele a Torri, che idealmente e fisicamente possa concretizzarsi in un percorso fruibile da tutti e che abbia un filo diretto con l’albergo. Un percorso completamente immerso nella natura, che generi la possibilità di sviluppare quello che viene definito un “turismo lento” per amanti del trekking, dei cicloamatori o semplicemente per chiunque voglia in breve tempo raggiungere un luogo rilassante e rigenerante anche solo per una semplice passeggiata, dove natura, acqua e prodotti del territorio fanno da cornice.